Un MANIFESTO per chiedere lo STOP al nuovo idroelettrico in Europa

Documento inviato alle Istituzioni Europee dal WWF con le adesioni di 150 organizzazioni non governative europee

Un MANIFESTO per chiedere lo STOP al NUOVO IDROELETTRICO IN EUROPA

Da decenni in Europa stiamo costruendo centrali idroelettriche lungo i  fiumi, danneggiando una delle risorse più preziose per la vita sulla terra: l’acqua dolce. È giunto il momento di porre fine all’espansione dell’idroelettrico prima di spazzare via interi ecosistemi e tutti i servizi che essi forniscono alle persone e alla natura. Un suo ulteriore sviluppo comporta un vantaggio trascurabile nella transizione verso la neutralità climatica nell’UE e i suoi irreversibili impatti sulla biodiversità, sui paesaggi e sulle risorse idriche (1) non possono più essere giustificati.

L’idroelettrico verde è una leggenda

Non esiste energia idroelettrica senza gravi conseguenze per gli ecosistemi di acqua dolce e l’approvvigionamento idrico, entrambi già minacciati. Solo il 40% delle acque superficiali nell’UE (fiumi, laghi, zone umide, acque di transizione e costiere) sono in buone condizioni ecologiche (2) e dal 1970 ad oggi in Europa le popolazioni ittiche d’acqua dolce migratorie sono diminuite del 93%. (3)

La costruzione di centrali idroelettriche (ndt: nei corsi d’acqua naturali) – qualunque sia la loro tipologia – ha conseguenze drammatiche e negative sulla portata dei fiumi, sulla migrazione dei pesci, sulla perdita di habitat, sul trasporto di sedimenti e sull’erosione, per citare solo i suoi impatti più diretti, e va direttamente contro gli impegni presi nella Biodiversity Strategy della UE di ripristinare 25.000 km di fiumi a scorrimento libero. Secondo Jörg Freyhof, Regional Chair of the IUCN/WI Freshwater Fish Specialist Group, “le dighe cambiano completamente l’ecosistema, trasformando un fiume in un lago artificiale ed aprono la porta all’invasione di specie aliene. Ciò è paragonabile all’abbattimento di una foresta pluviale in termini di forte impatto negativo sulla biodiversità”.
Un recente studio sugli effetti delle dighe nel bacino del Mediterraneo mostra che l’energia idroelettrica, compresi i progetti di piccole dimensioni, è la causa più importante della estinzione delle specie ittiche. Lo studio afferma che “se l’espansione idroelettrica nella regione andasse avanti come previsto, il 74% (186) di tutte le specie di pesci d’acqua dolce minacciate (251) subirebbe un impatto negativo, con il 65% (163) destinato a diminuire a causa dei soli piccoli progetti.” (4)
Costruire una centrale idroelettrica in un fiume è come soffocarlo, a volte fino alla morte. Non esiste energia idroelettrica sostenibile, né energia idroelettrica verde.

I vantaggi di nuovo idroelettrico in Europa sono trascurabili

Il contributo di un ulteriore sviluppo dell’idroelettrico alla transizione energetica è trascurabile.
Anche se tutte le oltre 6.000 centrali idroelettriche pianificate nell’UE (in aggiunta alle oltre 19.000 esistenti) venissero costruite, la percentuale di elettricità nell’UE  fornita dall’energia idroelettrica passerebbe dal 10% all’11,2-13,9%. (5)
Questo contributo diventerà ancora meno significativo man mano che si passerà – direttamente o indirettamente – alla quasi completa elettrificazione attraverso l’eolico e il solare di settori come i trasporti, il riscaldamento e l’industria.
L’energia idroelettrica ha anche perso la sua competitività economica, poiché le normative più severe, l’esaurimento dei siti idonei e il crescente riconoscimento dei suoi gravi impatti ambientali portano ad un aumento dei costi di installazione, mentre i costi delle alternative come il solare, l’eolico e varie forme di stoccaggio di energia stanno diminuendo rapidamente. (6)
Il potenziale dell’idroelettrico per contribuire a mitigare il cambiamento climatico è limitato. Le emissioni di carbonio del ciclo di vita dell’idroelettrico sono generalmente sottostimate, in quanto le emissioni derivanti dalla costruzione degli impianti e dal metano emanato dagli invasi vengono generalmente ignorate. (7)
Inoltre, la scarsità d’acqua potrebbe ridurre la produzione idroelettrica complessiva in Europa. (8)
La frammentazione dei fiumi creata dalle centrali idroelettriche riduce la capacità dei fiumi di far fronte a siccità o inondazioni (9), con impatti negativi sull’adattamento climatico.

Piccolo non è bello

Il 91% degli impianti esistenti e pianificati in Europa sono “piccoli”, cioè hanno una potenza inferiore a 10 MW (10), e tuttavia hanno e avranno un grande impatto ambientale. Come rilevato dalla Strategia Regionale per un Idroelettrico Sostenibile nei Balcani Occidentali commissionata dalla Commissione Europea (2018), “… il contributo delle piccole centrali idroelettriche di potenza inferiore a 10 MW alla produzione globale di energia è “estremamente limitato”, mentre “il loro impatto sull’ambiente è sproporzionatamente grave”.
Nonostante ciò, i piccoli impianti continuano a beneficiare in modo significativo del finanziamento pubblico. Nel 2016-2017, gli Stati membri dell’UE hanno fornito più di 4,2 miliardi di euro di sostegno pubblico a progetti di impianti idroelettrici, principalmente sotto forma di tariffe feed-in e feed-in premium, ma anche attraverso certificati verdi e sovvenzioni agli investimenti, con la benedizione della Commissione Europea. (11)
Nel 2018, il 70% del sostegno economico alle energie rinnovabili nei Balcani occidentali è andato all’idroelettrico di piccola taglia, che ha generato però solo il 3,6% della fornitura totale di elettricità. (12)

La transizione energetica e la protezione della natura devono andare di pari passo

Le crisi climatiche e della biodiversità devono essere affrontate congiuntamente. E per molti versi richiedono le stesse azioni. Non possiamo fermare il galoppante cambiamento climatico – qualcosa che sarebbe di per sé catastrofico per gran parte della vita sulla Terra – senza proteggere e ripristinare gli ecosistemi naturali. Allo stesso modo, non possiamo avere una transizione energetica sostenibile che non tenga conto della natura. La protezione del clima e della natura devono essere affrontate in tandem se vogliamo agire per un futuro sostenibile per il nostro pianeta e per le società umane.
I fiumi, in quanto beni comuni, dovrebbero essere la base per lo sviluppo sociale dei benefici che forniscono dovrebbero essere condivisi. Non ha quindi senso costruire una centrale idroelettrica per fornire elettricità a una comunità se la stessa centrale priva quella comunità della sua fonte di sussistenza e benessere: un fiume sano che fornisce acqua potabile, rinfresca i paesi o le città sulle sue rive, fa crescere i raccolti, supporta i server IT e i processi industriali e consente alle persone di pescare e nuotare nelle sue acque o di camminare lungo il suo corso.

LE NOSTRE RICHIESTE

Chiediamo alle istituzioni dell’UE di smettere di supportare la costruzione di nuove centrali idroelettriche:

• Il finanziamento pubblico per nuovi impianti idroelettrici deve essere fermato. Alla luce degli impegni del Green Deal Europeo, le sovvenzioni pubbliche e gli incentivi dannosi per la biodiversità e la protezione della natura sono inaccettabili. In particolare, gli impianti idroelettrici sui corsi d’acqua naturali, compresi quelli piccoli, non dovrebbero più ottenere Aiuti di Stato e le istituzioni finanziarie dell’UE non dovrebbero più finanziare in alcun modo nuovi progetti idroelettrici.

• I finanziamenti pubblici per l’energia idroelettrica dovrebbero essere reindirizzati alla ristrutturazione ecologica degli impianti esistenti (13); alla rimozione di dighe obsolete; e agli investimenti in alternative a basso costo, a basse emissioni di carbonio e a basso impatto come l’energia solare ed eolica opportunamente posizionate, combinata con l’efficienza energetica, la riorganizzazione e le molte forme di immagazzinamento dell’energia. La trasparenza sull’approvazione dei progetti e sugli investimenti dovrebbe essere rafforzata, anche per i progetti finanziati da intermediari finanziari.
(nostra traduzione)

Testo originale inglese:
NO MORE NEW HYDROPOWER IN EUROPE: A MANIFESTO

lettere alle Istituzioni Europee:
https://drive.google.com/file/d/19Q-OszFqpW0Ri4wjydu8NHTaOIf2Z_YM/view?usp=sharing

 

Hanno sottoscritto il documento:

Ab Ovo Association
AEMS-Ríos con Vida
AEPIRA – Asociación en Defensa del Piragüismo y el Uso Público del Agua
Alliance of Associations Polish Green Network
Allier Sauvage
Alsace Nature
Anglerverband Niedersachsen
ANP em Associação com a WWF
APROAM – Asociación Profesional de Agentes Medioambientales de Organismos
Autónomos del Ministerio de Medio Ambiente
Arnika
Asociación Acuiferos Vivos de Almería
Asociación Asturiana de Amig@s de la Naturaleza
Association for Nature and Environment Protection – Green Osijek
Association for Nature, Environment and Sustainable Development Sunce
Association of Friends of the Ina and the Gowienica Rivers
Association Protectrice du Saumon pour le bassin de la Loire et de l’Allier
Balkan River DefenceBalkanka Association
BIOS Moldova
BirdLife Europe
BirdLife Montenegro
BROZ – Regional Association for Nature Conservation and Sustainable
Development
Buglife – The Invertebrate Conservation Trust
BUND – Friends of the Earth Germany
CEEweb for Biodiversity
CIPRA International
Climate Action Network – Europe
Club of the Friends of Dunajec
Coalition Clean Baltic
Coalition for fight against environmental corruption, Serbia
Colectivo Ecologista de Aviles
Comitato per lo sviluppo sostenibile dell’Alta Val Brembana
Comitato Tutela Fiumi di Biella
Comito Peraltrestrade Dolomiti
Coordinadora Ecoloxista d’Asturies
Cuenca Azul
Danmarks Sportsfiskerforbund
Danube Environmental Forum
Défense des milieux aquatiques (DMA)
DEPANA – Lliga per a la Defensa del Patrimoni Natural
Deutscher Angelfischerverband e.V.
Deutscher Naturschutzring
Dr. Martin Schneider Jacoby Association
EAA – European Anglers Alliance
ECO-Team Montenegro
Eco-TIRAS – Association of Dniester River Keepers
EcoAlbania
EcoContact, MoldovaEcoKosWomen – EKW
Ecological Society Rzav
Ecopana
EEB – European Environment Bureau
EFFATA – Polish Association of Social Initiatives
EKOEnergy Ecolabel
EkoZ – Youth Ecological and Security Zone
Environmental Citizens Association “Front 21/42”
ERA – Environmentally Responsible Action, Kosovo
ERN – European Rivers Network
Euronatur
Fédération FNE – Midi-Pyrénées
Fédération FNE- Auvergne-Rhône-Alpes
Federazione Nazionale Pro Natura
Finnish Association for Nature Conservation
Finnish Federation for Recreational Fishing
Fishing Association of Slovenia
Flow : Europe
Fondacioni Jeshil
Foundation for Sustainable Development, Poland
France Nature Environnement
Free Rivers Italia
Free Rivers Poland
Friends of the Dunajec River Valley
Friends of Slonsk Society
Fundacja Strefa Zieleni
GAIA, Kosovo
GegenStrömung
Generation Earth
GEOTA
Green Home
Green Light FoundationGreen News Poland
Greenmind Foundation
Grune Liga
Gruppo 183 Onlus – Association for the defense of soil and water resources
INFOE e.V.
Institute for Promotion and Protection of Aquatic Ecosystems – Leeway Collective
International Association for Danube Research (IAD)
Italia Nostra Lazio
Italian Alleanza Pescatori Ricreativi
Italian Centre for River Restoration
Justice and Environment, Croatia
Klub Gaja
Konkretino Odgovorno Dostojanstveno
Kosovo Advocacy and Development Centre
Kosovo Civil Society Consortium for Sustainable Development
Kosovo Democratic Institute (Transparency International Kosovo)
Kosovo Environmental Education and Research Center
Kosovo Foundation for Open Society (KFOS)
Kosovo Wildlife Care
Lašišos dienoraštis, Lithuania
Legal Informational Centre for NGOs, Slovenia
Let’s Do It Peja
LIPU, Italia
Lithuanian Environmental Coalition
Lithuanian Fund for Nature
LUTRA – Institute for Conservation of Natural Heritage, Slovenia
Małopolska Ornithological Society
MedINA
NABU
National Ecological Center of Ukraine
Nature Friends International
NaturpuuntNorth Atlantic Salmon Fund – Germany
NVO Nasa Akcija
Olive Society BOKA
ÖKF Fishlife
Österreichischer Fischereiverband
Our Beaver, Poland
Parks Dinarides
Pindos Perivallontiki
Pishtarët Kosovo
Plataforma Contra la Privatización del Canal de Isabel II
Plataforma de Toledo en Defensa del Tajo
Plataforma en defensa de l’Ebre
Polish Society for the Protection of Birds
Pro Natura – Friends of the Earth Switzerland
Pro Open Coalition, Kosovo
ProTejo – Movement in defense of Tagus
Qytetarët Aktivë, Kosovo
Raba’s Friends
Red del Tajo
Red Tree Heritage Institute
Reptile Amphibian Fish Conservation Netherlands
Revivo
Rewilding Europe
Riverwatch
Salmon & Trout Conservation
Save the Rivers Coalition, Poland
SEPANSO Aquitaine
Sharawatch
Slovenian Dragonfly Society
Slovenian Native Fish Society
Societas Europaea Herpetologica (SEH)
Society for Ecological Restoration Europe

 

Note:
1 WWF, Seven sins of dam building, 2013.
2 EEA, European waters: Assessment of status and pressures, 2018.
3 IUCN, WFMF, WWF, TNC, ZSL, The Living Planet Index (LPI) for migratory freshwater fish, 2020.
4 Freyhof Jörg, Bergner Laura, Ford Matthew, Threatened Freshwater Fishes of the Mediterranean Basin Biodiversity Hotspot, 2020.
5 Eurostat, 2017.
6 IRENA, Renewable power generation costs in 2019, 2020.
7 Recent studies suggest that methane emissions from reservoirs even in temperate climates could fall in the range of emissions previously reported for tropical reservoirs. Maeck, A. et al., Sediment Trapping by Dams Creates Methane Emission Hot Spots, 2013.
8 Turner, S.W., J.Y. Ng and S. Galelli, 2017, Examining global electricity supply vulnerability to climate change using a high-fidelity hydropower dam model, Science of the Total Environment 590-591, 663-675.
9 Grill G., Lehner B., Zarfl C., Mapping the world’s free-flowing rivers, May 2019, Nature 569.
10 EuroNatur, GEOTA, RiverWatch, WWF, Hydropower pressure on European rivers: The story in numbers, 2019.
11 Extracted from: CEER, Status Review of Renewable Support Schemes in Europe for 2016 and 2017, 2018.
12 Bankwatch, Euronatur, RiverWatch, WWF, Western Balkans hydropower: Who pays, who profits?,2019
13 As required under the Water Framework Directive, Birds and Habitats Directives and Environmental Impact Assessment Directive