LAGO DI CADORE: i consorzi irrigui tengono ancora conto dell’invaso del Vajont.
Gazzettino 01-03-2015
I metri cubi per i consorzi irrigui calcolati ancora sulla diga del Vajont.
C’è ancora il Vajont. La questione lago non si ferma alla laminazione e all’utilità o meno dello svuotamento periodico per prevenire piene ed esondazioni a valle. Va ben oltre. E, ironia della sorte, affonda le radici nella tragedia bellunese per antonomasia. Perché nei protocolli stipulati con i consorzi irrigui della pianura veneta ii quantitativi d’acqua che l’irrigazione si aspetta dal bellunese tengono ancora conto dell’invaso del Vajont. Cinquantadue anni dopo. Insomma, i quasi 160 milioni di metri cubi d’acqua del Vajont (vale a dire la somma di tutti gli altri bacini artificiali della provincia di Belluno messi assieme) sono conteggiati come acqua da distribuire all’agricoltura di pianura nonostante l’invaso non sia più in funzione.
“Si tratta di una stortura che va affrontata, perché di fatto produce molti più danni della laminazione – spiega il consigliere regionale Matteo Toscani, che si sta occupando della questione. Rimettere in discussione i protocolli con i consorzi irrigui è fondamentale, anche per il lago di Centro Cadore.