Deflusso ecologico: non mescoliamo le cose

Comunicato stampa del 07 ottobre 2022 delle Associazioni

Dalla stampa locale di martedì 4 ottobre 2022 veniamo a conoscenza che grazie ad una decisione dell’assessore all’Ambiente e Protezione civile della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin la Provincia di Belluno potrà beneficiare di un considerevole importo (7 milioni di Euro) da destinare alle case di riposo bellunesi. Questo poteva essere fatto anche l’anno scorso, visto che la Legge regionale che consente di farlo è del 2020, ma meglio tardi che mai.

Dai giornali di mercoledì 5 ottobre veniamo a sapere che la Provincia perora la causa dei piccoli impianti idroelettrici con la richiesta di deroga al deflusso ecologico, da ottenere inserendo anche questi ultimi nella sperimentazione avviata dall’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali.

Le due notizie sembrano collegate dal beneficio appena ottenuto dalla Provincia, ma in realtà non è così.

Il beneficio dei 7 milioni di euro nasce da una spartizione a livello regionale di risorse introitate grazie al dettato della L.R. 27 del 3 luglio 2020, che impone ai concessionari delle grandi derivazioni di cedere quota parte dell’energia prodotta, o l’equivalente in moneta, alle Regione del Veneto in proporzione alla potenza nominale installata.

I piccoli impianti idroelettrici non c’entrano nulla con questo.
Il piccoli impianti idroelettrici producono poca energia e molti danni, ambientali ed economici. Di sicuro fanno introitare ai molti privati e ai pochi concessionari pubblici somme consistenti di denaro in varie forme, ma i danni prodotti all’ambiente e all’economia montana sono di gran lunga superiori, e ciò costringe noi Associazioni a contrastare con ogni mezzo legale la diffusione di questa vera e propria predazione ambientale.

L’emergenza energetica non deve farci dimenticare i diritti della natura.

Peraltrestrade Dolomiti
Italia Nostra sez. di Belluno
Free Rivers Italia

 

foto: centralina e ruspe in Valmontina, presso il Ponte Cadore